Il territorio

L’Azienda Gardi è costituita da diversi appezzamenti terrieri: il centro aziendale e gli altri siti aziendali sono situati nel comune di Luzzi, nella provincia di Cosenza. Si estende nella contrada Scalieri, su una superficie complessiva di 14 ettari, ad un’altezza di circa 350 metri sul livello del mare. L’Azienda ricade nei rilievi collinari della Valle del Crati, con esposizione prevalente a sud-ovest e un andamento termopluviometrico che rispecchia quello tipico del clima dell’entro terra silano, con una piovosità che si attesta mediamente sui 1000-1100 mm di pioggia annua, concentrata soprattutto nel periodo autunno-inverno, con temperature che scendono al disotto dello zero °C nei mesi più freddi dell’anno e temperature massime che fanno registrare punte intorno ai 35-38 °C nei mesi più caldi dell’anno.
L’accesso al centro aziendale viene garantito da una strada privata che si innesta sulla strada comunale; la viabilità poderale è garantita da stradine ben curate su terra battuta.

IL NOSTRO OLIO

Dintorni

La vicina cittadina di Luzzi si suppone sorga al posto dell’antica Tebe Lucana fondata nel IV secolo a.C. Attestata nei documenti del XIII secolo come castrum Lucii in Valle Gratis, deve il suo nome, con molta probabilità, alla famiglia normanna di cognome de Luci, Lucij o de Luciis al seguito di Roberto il Guiscardo che la ebbe in feudo. Secondo altri il nome potrebbe derivare dai “lucci”, un pesce che popolava il torrente Ilice che scorre a sud del paese. Mentre lo studioso Giovanni Alessio ipotizza un’origine più antica facendo derivare il nome di Luzzi dal praenomen latino Lucius.

Di particolare interesse sono i resti del grande complesso monastico-religioso dell’Abbazia di Santa Maria della Sambucina, fondata intorno alla seconda metà del XII secolo, divenuta ben presto casa-madre dell’Ordine Monastico Cistercense e prototipo dell’architettura gotico-ogivale nell’Italia meridionale.

La chiesa di Sant’Angelo costruita probabilmente nel 1300 custodisce la tela di Santa Maria delle Grazie opera della scuola di Leonardo da Vinci; l’altare ligneo policromo del 1600, di particolare bellezza (considerato monumento nazionale) e il fonte battesimale in pietra tufacea con motivi scultorei in stile romanico.

Nella chiesa dell’Immacolata costruita nel XVI secolo esistono due eccezionali opere di pittura, l’Assunta in Gloria con Angioletti, che è una classica opera di Luca Giordano e la tela dell’Annunciazione, esecuzione alla maniera di Francesco Solimena inoltre ha l’altare maggiore con il particolare di due grandi angeli. La chiesa ha subito delle scosse sismiche e l’ultima nel XX secolo provocò dei danni molto grandi alla chiesa. Venne pitturata per l’ultima volta dal maestro Emilio Iuso che dipinse tutte le navate. Nella chiesa si custodisce la statua della Santa Patrona dell’Immacolata ed è la parrocchia principale di Luzzi (San Biagio).

La chiesa di San Giuseppe era una cappella della famiglia Firrao. In questa chiesa nel XVIII secolo grazie al cardinale Firrao venne portato il corpo di Santa Aurelia Marcia che si festeggia la prima domenica di settembre, c’è un pellegrinaggio numeroso da tantissimi paesi della Calabria per Santa Aurelia perché ha compiuto molti miracoli. Nella Chiesa di San Giuseppe si conservano: il corpo della Santa Martire Cristiana di San Aurelia Marcia con lastra catacombale di arte paleocristiana e la stupenda tela del “San Gennaro in Estasi” riconducibile al virtuosismo di Novelli e al realismo della poetica del Vaccaro.

La chiesa della Natività di Maria Santissima ha una cupola araba perché probabilmente prima di essere una chiesa era un tempio musulmano. Nella chiesa matrice è stato battezzato il cardinale Firrao ed è la chiesa dedicata alla Madonna; vi è custodita la tela “Madonna del Rosario” del Settecento napoletano; mentre in quella delle Petrine si trova un raffinato dipinto del manierismo che raffigura una “Fuga in Egitto”.

Nelle rimanenti chiese: San Francesco, dei Cappuccini, del Santuario della Cava e la chiesa della Madonna delle Grazie vi si trovano altri apprezzabili dipinti con opere minori. Codici, incunaboli, pergamene e documenti antichi nell’archivio e biblioteca di Casa Marchese. E inoltre, tutte le chiese sono state dipinte dal pittore Emilio Iuso.

L’Abbazia Cistercense della Sambucina è considerata un patrimonio molto importante per la Calabria. Nell’Abbazia si trovano l’affresco della Madonna col Bambini del 1501, l’Assunta in Gloria con i 12 apostoli e inoltre troviamo il Lactatio Sancti Bernardi del 1896 di Basile. Alla Sambucina c’è stato anche il monaco cistercense Gioacchino da Fiore.

Il Palazzo comunale di Luzzi è un palazzo costruito nel XVIII secolo, testimone nel corso del tempo di una rilevante tradizione storica e rappresenta la struttura architettonica più importante del centro storico cittadino. Noto come Palazzo Vivacqua, e già un tempo di proprietà dei Principi Firrao, “primo castello di Luzzi-Centro durante la reggenza dei Sanseverino” (i Vivacqua giunsero a Luzzi nel 1781 chiamati dai Principi Firrao per dirigere e amministrare le loro numerose proprietà locali), oggi è sede municipale.

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